

Bestiario Immaginato, alla sua nona edizione, è un percorso di mediazione artistica fatto di laboratori creativi, eventi di comunità e spettacoli dal vivo per le nuove generazioni del Friuli Venezia Giulia.
Per costruire un bestiario ci vogliono idea, tempo e meraviglia.
Ci vogliono persone, piccole e grandi, disposte a fare insieme dall’inizio alla fine.
Tutto ciò rappresenta, come ci racconta l’antropologo Gian Paolo Gri, un modo inedito di fare comunità dentro le comunità già esistenti di famiglia, di paese e di scuola. L’obiettivo è trasformare le relazioni tra le comunità in un’opera d’arte. Non potete immaginare lo straordinario universo di creature che ne uscirà!
Un progetto che crea uno “straniante universo di creature” in un fare di narrazioni per l’infanzia e con l’infanzia. Un legame immaginario tra nuove generazioni e mondo animale che viene da lontano, “dalle culture dei nostri antenati e dalle impronte di mano”. Un mondo degli animali in cui specchiarsi, “serbatoio sterminato di metafore, mascheramenti, fiabe capaci di nutrire la fantasia e l’anima”. Un processo artistico “che apre alla fantasia, al magico, al misterioso, all’incerto e al mutevole: referente insostituibile per la formazione della capacità creativa”.
A partire da questa consapevolezza maturata dall’incontro con centinaia di bambine e bambini del Friuli Venezia Giulia in questi anni, e altrettanti adulti di riferimento, la nuova edizione chiamata “Ricucire il tempo” è un festival diffuso e uno spazio temporaneo di creazione che utilizza la mediazione artistica, lo spettacolo dal vivo, la multimedialità e il fare creativo per raccontare il presente e il forte desiderio di riallacciare i legami sociali durante questo tempo storico così complesso.